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L'isola di Arturo

Arturo Gerace è un bambino costretto a crescere e a trascorrere l'infanzia da solo sull'isola di Procida, con l'unica compagnia del cane Immacolatella. La madre di Arturo è morta di parto, mentre il padre, Wilhelm, trascorre gran parte del suo tempo lontano dall'isola. Arturo passa le sue giornate a sognare avventure in luoghi remoti e a fantasticare sulle gloriose imprese che attribuisce a suo padre, aspettando il giorno in cui, come promesso, egli lo porterà in viaggio con sé. Per il ragazzo, questi rappresenta la perfezione ed egli si sforza il più possibile di impressionarlo e di avere la sua ammirazione. La vita di Arturo, però, cambia quando il padre gli annuncia che sposerà una ragazza napoletana, Nunziata, che si trasferirà sull'isola di Procida. Per il ragazzo, la sposa del padre diventa una sorta di rivale nella conquista dell'attenzione e dell'affetto di Wilhelm ed inizia ad averla in odio e a trattarla con disprezzo, nonostante Nunziata si sforzi di essergli amica. Pur essendosi sposato, Wilhelm non smette di intraprendere i suoi viaggi, ed Arturo si ritrova solo con la matrigna, con cui cerca di trascorrere meno tempo possibile.
Presto Nunziata rimane incinta. La notte del parto, Arturo viene svegliato dalle sue urla e si preoccupa che anche la matrigna possa morire, come sua madre. Dopo la nascita del piccolo Carmine-Arturo, Nunziata si dedica completamente al neonato, scatenando la gelosia di Arturo. Egli, infatti, è invidioso del fratellastro che ha tutte le attenzioni di una madre, cosa che lui non ha avuto e soprattutto rimpiange il fatto di non aver mai ricevuto un bacio. Arturo, allora, per attirare su di sé le attenzioni della matrigna, finge un suicidio, grazie a cui riesce a farsi accudire da lei per una settimana, durante la quale matura in lui un forte affetto per la ragazza, tanto che, alla sua guarigione, la bacia. Nunziata, però, lo respinge, divisa tra l'affetto per il figliastro e il suo dovere di sposa e madre. Arturo, allora, per farla ingelosire, intreccia una relazione fisica con Assunta, grazie alla quale capisce la forza del suo sentimento per Nunziata. La relazione, però, ha fine quando Arturo scopre che Assunta riceve altri uomini nella sua casa.
Nel frattempo il padre torna più spesso sull'isola, ma trascorre le sue giornate in casa, evitando la compagnia di chiunque. Arturo scopre che il padre tanta disperatamente di parlare con un carcerato sull'isola, per il quale il ragazzo prova subito odio, che si acuisce quando incontra quest'ultimo nella sua casa. Egli, Tonino Stella, rivela ad Arturo cose sulla vita d Wilhelm che distruggono tutte le sue certezze e illusioni sulla figura del padre. Gli rivela, inoltre, che Wilhelm lo porterà in viaggio con sé dietro compenso. Quando Wilhelm li raggiunge, Arturo litiga con lui e lo accusa di essere un traditore, poiché ha infranto tutte le promesse che gli aveva fatto da bambino, e rifiuta di riconciliarsi il mattino seguente. Dopo la partenza del padre, Arturo confessa il suo amore a Nunziata che lo respinge nuovamente. Il ragazzo allora decide di partire e, incontrato casualmente dopo anno il suo "balio" Silvestro, parte da Procida insieme a lui, lasciandola per sempre.


ANALISI DI UN PERSONAGGIO

Arturo, il protagonista del libro, è un ragazzino moro e grazioso, la cui infanzia sull'isola di Procida è caratterizzata dalla solitudine. Nel corso della vicenda, due personaggi sono fondamentali nella vita di Arturo: il padre, Wilhelm, e la matrigna, Nunziata.
Arturo, fin da piccolo, vede nel padre, spesso in viaggio, una figura che incarna tutte le virtù, le qualità e la perfezione, tanto che persino gli amici del padre meritano ammirazione. In assenza del padre, egli sogna quali imprese eroiche questi stia compiendo e attende il momento in cui potrà salpare assieme a lui. Quando il padre, invece, è presente, Arturo si sforza di dimostrargli di essere alla sua altezza, mostrandogli le sue capacità. Il loro rapporto subisce una svolta con l'arrivo di Nunziata sull'isola. Il ragazzo, infatti, porta una sorta di gelosia nei confronti della matrigna in quanto vede in lei una rivale con cui contendere le attenzioni del padre. Nonostante il matrimonio, i viaggi di Wilhelm non cessano e quando poi si fanno meno frequenti, l'ammirazione di Arturo per lui si trasforma in pietà. Wilhelm, infatti, non solo non dedica più tempo al figlio, ma cerca disperatamente l'attenzione di un carcerato sull'isola. Quando Arturo, poi, incontra l'uomo di persona, la pietà si trasforma in odio e delusione. Si sente, infatti, tradito nel profondo dal padre, che ha infranto i suoi sogni e le sue promesse, e il loro rapporto si rompe del tutto. Mentre il sentimento per il padre si trasforma da positivo in negativo, nei confronti di Nunziata avviene l'opposto. Inizialmente, infatti, Arturo prova grande disprezzo per la matrigna ed evita persino di pronunciare il nome. Egli, inoltre, cerca anche di farsi temere da lui, come lei teme il marito, nel tentativo di assomigliare al padre. La gentilezza e le attenzioni di Nunziata vengono meno alla nascita del piccolo Carmine. Anche in questo caso, Arturo prova una profonda gelosia e comprende l'importanza dell'affetto di una madre e piange la sua sfortuna. Il ragazzo inizia a provare un forte affetto per Nunziata e, nonostante lei lo respinga dopo il suo tentativo di baciarla, si rende conto di amare proprio quella donna che prima tanto disprezzava. Possiamo notare che sia nei confronti del padre che della matrigna, la gelosia di Arturo provoca un mutamento nei suoi sentimenti e nelle sue convinzioni. Infatti Arturo prima ammira il padre, poi ne è geloso ed infine lo disprezza, mentre la cosa opposta accade per Nunziata: prima c'è il disprezzo, poi la gelosia e alla fine l'amore.
Arturo matura grazie ad entrambi i personaggi in quanto sia il "tradimento" del padre, che l'amore respinto di Nunziata lo fanno diventare un uomo, libero spiritualmente, che è in grado di abbandonare tutto ciò che conosce e il luogo dove ha sempre vissuto. L'unico legame con la vita passata è costituito da Silvestro. Questi fonde in sé sia la figura del padre, in quanto è lui che realizza il sogno di Arturo di partire, che quella della madre, dal momento che è stato proprio Silvestro ad accudire il ragazzo.

Lidia Fernandes Pereira, classe III BO, a.s. 2014-2015

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