Il processo

Franz Kafka, Il Processo Il romanzo tratta il protendersi di un processo penale, che vede come unico accusato un giovane uomo di nome Josef K., il quale riveste un ruolo importante all'interno di una banca. Questi, in una mattina come tante altre, viene svegliato da due sconosciuti – che poi si riveleranno essere degli agenti di polizia di infimo livello – e informato del suo arresto; nonostante ciò gli sarà ancora permesso di continuare a lavorare e vivere in modo quasi normale. Il signor K. Deve però presentarsi ogni domenica alle udienze in tribunale. L'aspetto insolito della vicenda è il fatto che, dall'inizio fino alla conclusione del libro, né al lettore né all'indagato sia noto il motivo dell'arresto: più in generale, tutto ciò che riguarda il processo appare oscuro, contorto, dominato dall'irrazionalità. Anche i luoghi in cui vengono svolti gli atti giudiziari sono tetri e lugubri; a K. manca più volte il respiro, quando si trova nelle stanze polverose del tribunale. Allo stesso modo, anche La Metamorfosi e altri racconti di Kafka hanno un'incognita che non viene mai svelata – ad esempio, appunto, la causa della trasformazione di Samsa. I personaggi e le comparse in questo romanzo sono davvero molti; tuttavia il signor K. compie il suo percorso – giudiziario e di vita – senza essere particolarmente influenzato da nessuno di loro. Tende a rifiutare l'aiuto di chi glielo offre, come lo zio o l'avvocato, e per questo è sostanzialmente solo - tale resterà anche nel momento della sua condanna a morte. Trovo che anche questo tipo di solitudine venga riproposta da Kafka anche in altri scritti. Ci sono numerose figure femminili dalle forti personalità, enigmatiche e intriganti. Spesso si dimostrano attratte dal protagonista. L'unica donna in età avanzata, ovvero la signora Grubach, proprietaria dell'appartamento di K., si dimostra invece debole e sottomessa. E' interessante notare come, accanto alle svolte di questo processo tedioso ed incerto, si sviluppi parallelamente il cambiamento del protagonista Josef K. Egli si dimostra dapprima un uomo molto tenace e sicuro di sé, ribadendo costantemente di essere superiore a chi lo giudica nel processo, tanto che non riesce a frenare l'arroganza e rischia più volte di compromettersi. E' molto accurato e diligente sul lavoro. Sembra inoltre occuparsi della propria causa come se fosse un affare di cui tratta in banca. Da quella che doveva essere una mattina normale, però, comincia per lui una tale distruzione, fisica, morale e professionale, che lo porterà ad una totale rassegnazione perfino in punto di morte. Tutti i dubbi inerenti alla sua causa lo privano della fiducia che egli aveva in se stesso. Barecchia Marina, IIB, a.s. 2012-2013