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Il giocatore (4)

FËDOR MICHAJLOVIČ DOSTOEVSKIJ, Il Giocatore, Torriana, Orsa Maggiore Editrice 1995, pp. XI-239

Protagonista di questo romanzo, scritto nel 1863 da Fedor Dostojevski, è Aleksej Ivanovic, precettore in una bizzarra ed eterogenea famiglia russa.
Di essa infatti fanno parte l’anziano generale, innamorato di M.lle Blanche, giovane francese frivola e prodiga, accompagnata dalla presunta madre, la Veuve de Cominges; i due bambini la cui istruzione è affidata ad Aleksej; la figliastra del generale, Polina Aleksandrovna, per la quale il protagonista nutre un folle amore; il marchese De Grieux, francese superficiale e calcolatore; e infine Mr Astley, inglese onesto e sensibile.
La vicenda si svolge a Roulettenburg, città inventata della Germania, e la famiglia si trova in gravi difficoltà economiche: tutti, per realizzare i propri interessi ed aspirazioni, aspettano con ansia l’eredità della “Baboulinka” (in russo “nonnetta”), anziana e ricca signora che dovrebbe morire da un momento all’altro.
Aleksej, per conquistare Polina, farebbe qualsiasi cosa, anche “buttarsi dallo Schlaghenberg”, se lei glielo avesse ordinato.
Perciò, per divertirla e compiacerla, arriva addirittura ad offendere un serio ed importante barone tedesco, suscitandone l’ira e provocando un litigio.
Aleksej inizia anche a giocare alla roulette per conto di Polina, al fine di procurarle il denaro di cui ha bisogno.
All’improvviso giunge in Germania la “Baboulinka”, cogliendo tutti di sorpresa: con Aleksej come consigliere ed accompagnatore, comincia a giocare e, dopo un fortunato inizio, presa dalla passione, sperpera tutto il patrimonio.
A questo punto la famiglia cade in rovina: M.lle Blanche si disinteressa completamente del generale, ormai povero.
Aleksej decide di scommettere per aiutare Polina e, una sera, baciato dalla fortuna, vince un’enorme somma: completamente infatuato dallo strano fascino del gioco continua a scommettere, ma l’amore per Polina ha la meglio e riesce a fuggire dal casinò.
Polina però, in preda alla follia, rifiuta il denaro e fugge da Mr Astley;allora Aleksej parte con M.lle Blanche e la madre per Parigi, dove si danno a una vita mondana e frivola, scialacquando la vincita.
Il generale arriva a Parigi, dove sposa M.lle Blanche; Aleksej comincia a viaggiare, preso dal vizio del gioco e, nonostante l’incontro con Mr Astley che cerca di far rinascere in lui il sentimento per Polina, ormai è indissolubilmente legato al circolo del “Rouge et noir, pair et impair, manque et passe”, e continua a rimandare a “domani, domani e domani” il giorno in cui la sua dipendenza finirà.
PERSONAGGI:
Aleksej Ivanovic
Polina Aleksandrovna
Il Generale
La Baboulinka
M.lle Blanche
La Veuve de Cominges
Mr Astley
Il Marchese de Grieux
LUOGHI E TEMPO DELL’AZIONE :
La vicenda si svolge a Roulettenburg in Germania e a Parigi, a fine ‘800.
Per quanto riguarda il tempo, le azioni sono situate nell’arco di tempo di due o tre anni.
ANALISI DI UN PERSONAGGIO: LA BABOULINKA
La Baboulinka (in russo “nonnina”)è in realtà Antonida Vasilevna, “ricca e terribile settantacinquenne […] gran signora e grande proprietaria moscovita”: si presenta come combattiva ed aggressiva, molto sicura di sé, capricciosa ma saggia.
Quando avviene la sua trionfale apparizione, che lascia tutti di stucco, compare accompagnata da numerosi servitori pronti ad esaudirla in ogni suo desiderio, per quanto folle e bizzarro.
Infatti appena giunta, dimostra un’insaziabile curiosità per il casinò e,facendosi scortare dal protagonista del romanzo, Aleksej Ivanovic, si dà al gioco.
Schiava, anche lei come quasi tutti gli altri personaggi, della passione, si sottomette senza esitare al febbrile vizio del gioco, così scommette tutti i suoi averi sfidando il destino affidandosi completamente alla fortuna, convinta per qualche strano motivo che l’assisterà sempre, come aveva fatto all’inizio quando era riuscita a guadagnare una notevole somma.
Anche quando Aleksej cerca di farla ragionare, la Baboulinka che, come la definisce de Grieux, “è ricaduta nell’infanzia”, continua imperterrita a giocare sperperando la sua immensa ricchezza perché come è noto, prima o poi la fortuna gira.
La Baboulinka, a questo punto, si risveglia come da un sogno e riconosce i propri errori: abbandona la roulette, quella pallina che fermandosi sul rosso e sul nero poteva cambiare il destino delle persone e che l’aveva ipnotizzata, e riparte per la Russia dove morirà qualche mese dopo.
Questo personaggio mi ha particolarmente colpito per la sua forza ed energia,ed il suo carattere che unisce la saggezza della vecchiaia al comportamento infantile.

Marie Sophie Mourguet, I B, a.s. 2011-2012

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