FRANZ KAFKA, La metamorfosi, Milano, Mondadori 1992, pp 65 (2)
Kafka nel suo racconto descrive come Gregorio Samsa, un commesso viaggiatore, si sveglia una mattina nella sua abitazione nelle sembianze di un grosso insetto. Senza chiedersi come ciò possa essere avvenuto, Gregorio si preoccupa subito di come comportarsi per nascondere tutto alla famiglia. La sorella è la prima ad accorgersi che qualcosa non va, e la situazione si aggrava quando il procuratore in persona si presenta a casa domandando il motivo del suo ritardo al lavoro. Gregorio cerca di mascherare il più possibile l’accaduto, ma poi, per non perdere il lavoro, è costretto a mostrarsi ai genitori, alla sorella ed al procuratore.
Da questo momento la sua vita cambia drasticamente: il procuratore terrorizzato non si presenta più, i genitori rifiutano di entrare perfino nella sua camera. Solo la sorella riesce ancora a vedere un fratello in quell’animale e si impegna a portargli da mangiare ed a pulire la stanza, anche se Gregorio, vergognandosi troppo, non fa altro che nascondersi nei punti più bui della stanza.
Un giorno la sorella propone di svuotare la camera dai mobili per permettergli di strisciare meglio anche sui muri, e la madre, sebbene contraria, accetta solo per poter vedere il figlio. Gregorio, capite le loro intenzioni, per manifestare la sua disapprovazione, si apposta sopra un quadro e, quando la madre lo vede, spaventata, viene colta da un attacco d’asma. Mentre la sorella si impegna a soccorrerla, il padre, un pensionato tornato al lavoro per permettere alla famiglia di tirare avanti senza Gregorio, accortosi che l’insetto è sgusciato fuori, lo ricaccia nella sua stanza bersagliandolo con delle mele. Una di queste si conficca nella sua corazza, provocando una infezione che lo indebolisce. Nei giorni successivi Gregorio non mangia più niente (ormai, come tutti gli insetti, solo i cibi andati a male gli interessano) e diventa sempre più magro e poco elastico a causa della ferita. Poiché la famiglia ha nel frattempo affittato una stanza a dei pensionati, Gregorio, spinto dalla curiosità, si avventura per l’ultima volta fuori dalla stanza finché, dopo essere stato avvistato dagli ospiti terrorizzati, viene ricacciato dentro dal padre e muore per lo spavento e la mancanza di cibo.
Sarà infine la donna delle pulizie a sbarazzarsi del cadavere, mentre la famiglia trasloca e comincia a pensare ad un marito per la sorella.
PERSONAGGI PRINCIPALI: Gregorio, la sorella, la madre e il padre
PERSONAGGI SECONDARI: Il procuratore, i pensionati, la donna delle pulizie
SPAZIO E TEMPO: Tutto il racconto si svolge all’interno dell’abitazione, secondo il punto di vista di Gregorio, coprendo un arco di tempo di circa due mesi.
NOTIZIE BIOGRAFICHE: Kafka nacque il 3 luglio 1883 a Praga da famiglia ebraica. Lì trascorse la maggior parte della sua vita, avvicinandosi al socialismo e al darwinismo e si diplomò in giurisprudenza nel 1906. Svolse molti lavori in vari istituti e scriveva solo nel suo tempo libero. Nel 1917 cominciò a studiare l’ebraico, e in quello stesso anno si ammalò di tubercolosi, che lo portò a morire, dopo una lunga e dolorosa agonia, il 3 giugno 1924 nel sanatorio di Kierling.
Analisi di un personaggio: La sorella
Anche se nel racconto non è presente una descrizione fisica della sorella, per quanto riguarda la descrizione psicologica sono presenti numerosi elementi indiretti che si possono dedurre dal suo comportamento, e ai quali il lettore accede nel corso dello svolgimento. E’ una ragazza dal carattere intelligente, che nota subito il cambiamento nel fratello; dimostra di avere sangue freddo e un senso della famiglia molto forte, poiché sceglie di prendersi cura di lui. Ma, con il passare del tempo, anche in lei avviene un cambiamento: non entra più nella camera con regolarità, non la pulisce più, insomma, non dimostra più interesse per Gregorio. Alla fine è lei la prima a capire come Gregorio sia diventato un peso e a proporre di eliminarlo: anche se i genitori sono terrorizzati dalla sua presenza, non si permetterebbero mai di cacciare un figlio. Questo cambiamento così drastico nel comportamento della sorella, che assume un valore importantissimo nello svolgimento del racconto, è dovuto all’acquisita consa-pevolezza che il fratello non tornerà più alla normalità, cosa nella quale fino ad allora essa aveva creduto. Lei capisce che questo non è più possibile, ed allora passa in primo piano la sopravvivenza della famiglia, per la quale il comportamento dell’insetto diventa una minaccia che deve essere eliminata.
Mentre il ruolo della sorella all’interno del racconto è nella prima parte quello di aiutante del protagonista, successivamente, nella seconda parte, diventa quello di antagonista. La sua funzione in relazione agli altri personaggi, invece, è quella di intermediaria tra il protagonista e quelli minori.
Giudizio personale
Mentre leggevo questo racconto, mi sono accorto che non era uno dei soliti in cui si narra una storia d’avventura, oppure puramente psicologico. Kafka ha saputo unire le due cose in modo che si fondessero: non ha rifiutato la scelta di una storia reale, ma al suo interno ha inserito molte piccole riflessioni, specialmente da parte del protagonista.
Ho notato subito dalle prime pagine un aspetto particolare: come mai Gregorio non si domanda il motivo della sua trasformazione? Ogni cambiamento che avviene nel corso della vita deve essere sempre spiegato, deve avere una causa logica per essere accettato, mentre Gregorio lo accetta e basta. Secondo me, il messaggio che lo scrittore voleva dare con questo modo di agire è come certe cose avvengano, ma non possano essere spiegate o capite (come la fede, per esempio), e come a volte sia inutile e superfluo domandarsi le ragioni. Oppure, interpretandolo in modo diverso, è possibile che Kafka abbia usato la metamorfosi solo come una scusa per poi narrare la trasformazione della famiglia? Se si fa attenzione all’andamento del testo, si può notare che esso concede molto spazio alla descrizione del mutamento che avviene nei familiari: il padre pensionato che riprende il lavoro, così come la sorella, la differenza nel loro modo di parlare… tutte cose che in apparenza sembrerebbero marginali nello svolgimento. Eppure assumono grande importanza, e questo potrebbe far comprendere come l’obiettivo principale dell’autore non sia la metamorfosi, ma ciò che avviene dopo.
Un’altra cosa che mi ha colpito è come Kafka descriva la morte dell’insetto in modo molto semplice e distaccato, senza dare giudizi oppure comportamenti emotivi da parte dei personaggi, come se la morte fosse una cosa di tutti i giorni. Quello che mi è piaciuto è stato proprio questo modo di scrivere non scontato, ma che lascia al lettore la possibilità di completare dettagliatamente il quadro nel modo che più ritiene opportuno.
Carlo Guadagnini, I B
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