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Sostiene Pereira

Sostiene Pereira è un romanzo ambientato nella Lisbona salazariana. Il protagonista è un attempato giornalista, il dottor Pereira, che dirige la pagina culturale del Lisboa, un giornale pomeridiano. La vita di Pereira è monotona e abitudinaria. La sua routine è semplice: lavoro in redazione, pranzo al Caffè Orquidea, ritorno a casa e d abituale colloquio con il ritratto dell’amata moglie defunta. Ma un giorno questa routine viene spezzata; in un caldo pomeriggio, mentre Pereira riflette sulla resurrezione della carne, viene colpito da un interessante articolo di riflessione sulla morte, scritto da un giovane studente di filosofia: Monteiro Rossi. Sarà proprio la giovinezza di Monteiro Rossi a dare una svolta all’apatia di Pereira. Ottiene che il giovane diventi un collaboratore per il Lisboa, con l’incarico di scrivere necrologi su scrittori indicati dallo stesso Pereira. Ma il giovane scrive necrologi su scrittori condannati dal regime, essendo fortemente influenzato da una giovane ragazza con le idee già chiare, di nome Marta. Nonostante quello che scrive, Pereira non lo licenzia, anzi si instaura tra i due un rapporto di amore filiale. Pereira viene così lentamente coinvolto a prendere una posizione sulla situazione politica del suo tempo. Si sente cambiato, decide allora di andare a trovare il suo amico Silva; ma le frivolezze e l’ipocrisia del suo amico non soddisfano Pereira che decide di ritornare subito a Lisbona. Sulla via del ritorno incontra la signora Delgado, che gli confida di essere ebrea e di essere in fuga ed invita Pereira ad agire anche nella sua quotidianità contro il regime. Ritornato a Lisbona decide di prendersi una settimana di riflessione nella clinica talassoterapeutica del Dottor Cardoso. Sarà il Dottor Cardoso parlandogli di una teoria sulla confederazione delle anime a risvegliare il suo senso etico e morale. Al ritorno dalla clinica scopre che Monteiro Rossi è nei guai: suo cugino è ricercato dalla polizia. Passa un po’ di tempo e di Monteiro Rossi non si hanno più notizie, Pereira incomincia intanto la sua Rivoluzione, facendo stampare un racconto di Daudet, intriso di patriottismo francese. Dopo aver ricevuto la telefonata del suo licenziamento a casa di Pereira giunge Monteiro Rossi. Mentre i due stano cenando arriva la polizia che irrompe nella casa catturando Monteiro e infine uccidendolo. Pereira allora pubblicherà i necrologi di Monteiro che aveva conservato , poi fugge in Francia, dove vivrà da intellettuale socialmente impegnato.

Sostiene Pereira è un romanzo storico ambientato nella Lisbona salazariana. Il protagonista è il dottor Pereira. Pereira è un uomo grasso, non più giovane, che soffre di cuore; dopo trent’anni di cronaca nera si occupa della pagina culturale del Lisboa. Vedovo dell’amata moglie morta di tubercolosi, non ha figli. Pereira è inoltre un uomo legato al passato, che sembra voler sfuggire al presente, come se lui fosse in realtà già morto. Infatti colloquia con il ritratto della moglie, raccontando la sua giornata , come se lei potesse rispondergli con quel suo sorriso fuggevolmente dipinto. “ Non so in che mondo vivo disse Pereira al ritratto, […] il problema è che ora non faccio altro che pensare alla morte, mi pare che tutto il modo attorno a me sia morto […]”. È proprio in una di queste riflessioni sulla morte , che grazie ad un articolo di giornale conoscerà Monteiro Rossi. Ma la giovinezza di Monteiro Rossi travolgerà Pereira, egli infatti fa parte di un gruppo di giovani oppositori al regime. Pereira da uomo mediocre, che cerca di non prendere mai una posizione, si trasformerà in un intellettuale attivo nella propria vita sociale e politica. Fin da subito tra i due si instaura un amore filiale, la lenta metamorfosi di Pereira nell’incontro con il Dottor Cardoso. Pereira, si trova sempre indeciso tra la paura del cambiamento e il rifugio nel passato; perciò cerca conforto nella clinica del Dottor Cardoso, che diventerà suo amico e riuscirà a portare Pereira ad una rinascita: “ lei è in conflitto con se stesso in questa battaglia che si sta agitando nella sua anima […] Ma io sono quello che sono la mia vita trascorsa, le memorie di Coimbra e di mia moglie, di me cosa resterebbe? L’elaborazione del lutto […] ha bisogno di vivere nel presente […] lei vive proiettato nel passato, lei è qui come se fosse a Coimbra trent’ anni fa “. Pereira si trova dinanzi alla realtà: deve fare qualcosa, deve informare la gente di ciò che sta succedendo, attraverso ciò che ha di più caro: la letteratura. La narrazione è abbastanza scorrevole, ma a tratti lenta a causa della ripetizione della frase “ sostiene Pereira”. Il narratore è esterno, e attraverso la ripetizione di questa frase sembra raccontare la vicenda come se si fosse dinanzi ad un tribunale; ma è proprio attraverso questo ritornello che si riesce a capire che Pereira dovrà sostenere ciò che ha fatto di fronte ad un tribunale d’ eccellenza, quello della letteratura, perché è attraverso di essa che egli riuscì ad opporsi ad una realtà crudele.

Baldissera Giulia, classe II BO, a.s. 2013-2014

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